
Come nasce un Diamante creato in laboratorio?
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Mediamente per estrarre un carato di diamanti occorre lavorare almeno due tonnellate di Kimberlite e nei depositi alluvionali occorre setacciare venti tonnellate di sabbia.
Come nasce un Diamante creato in laboratorio?
Metodo HPHT
Nel corso degli anni l’uomo grazie alle tecnologie avanzate e a sofisticati macchinari è riuscito a ricreare in laboratorio quelle che sono le condizioni che in natura danno origine ai Diamanti. Sottoponendo un “seme” di Diamante e una fonte di carbonio, generalmente viene utilizzata la Grafite, ad elevata pressione e temperatura gli atomi di Carbonio si dispongono secondo la struttura del Diamante e in un breve periodo di tempo avviene l’accrescimento e la formazione di un Diamante grezzo.
Questo metodo è detto HPHT (High Pressure High Temperature). Una volta ottenuto un diamante coltivato grezzo questo sarà tagliato con le stesse tecniche utilizzate per il diamante naturale.
Metodo CVD
Un altro metodo per la creazione del diamante e quello per deposizione Chimica di Vapore, CVD (Chemical Vapour Deposition). Introducendo in una camera di crescita a temperatura altamente controllata un “seme” di diamante viene aggiunto un gas contenente molecole di Idrogeno e Carbonio (generalmente Metano), il gas si decompone liberando una nuvola di carbonio che si andrà a depositare sul seme, accrescendolo strato dopo strato e dando così origine ad un Diamante grezzo.
Con questo metodo si è riusciti a creare anche i rarissimi Diamanti di colore Giallo, Rosa e Blu. Anche nei diamanti creati in laboratorio, durante la loro formazione, possono crearsi diverse caratteristiche di colore e purezza. Così come per i diamanti naturali sarà l’uomo che con grande maestria provvederà al taglio del Diamante grezzo ottenendo le caratteristiche doti di fuoco e brillantezza che solo un Diamante può dare.